BEPPE AGLI ARRESTI DOMICILIARI – APPELLO BENEFIT PER SPESE LEGALI!
In carcere dal 21 maggio 2019 per l’op. Prometeo, il compagno
anarchico Beppe è stato assolto il 4 ottobre, insieme a Natascia e
Robert per “insufficienza di prove”. L’accusa principale era
quella di “attentato con finalità di terrorismo” per i plichi
esplosivi che nel 2017 sono stati inviati ai pm Rinaudo, Sparagna e
all’allora capo del DAP Consolo.
Beppe, nonostante l’assoluzione, è rimasto in carcere, poiché
condannato in primo grado a 5 anni con l’accusa di aver posizionato
nel 2016 una tanica di benzina ad un postamat di Genova. Dal gennaio
2021, dopo vari trasferimenti dal sapore punitivo (sia per lui che per
Natascia e Robert), Beppe è stato trasferito nel carcere di Bologna,
nella sezione AS3. In seguito all’assoluzione per l’op. Prometeo è
stato “declassificato” e trasferito, sempre alla Dozza, nella
sezione universitaria. Da lì ha fatto subito istanza per i domiciliari,
velocemente rigettata dalla corte d’appello di Genova con le seguenti
motivazioni che il compagno chiedere di condividere:
_[…] osserva che a sostegno della presente istanza è stata addotta la
mera considerazione del trascorrere del tempo; _
_le ragioni che hanno determinato il Giudice di primo grado a disporre
le misure in atto non sono venute meno; il reato commesso è molto
grave, l’imputato è gravato da un precedente penale non rilevante in
astratto ma significativo in relazione al reato contestatogli; nemmeno
gli arresti domiciliari, pur in luogo lontano da quello di commissione
del reato e tantomeno le altre misure meno afflittive, potrebbero
garantire un adeguato controllo a fronte del concreto rischio di
reiterazione della condotta illecita, potendo l’imputato rientrare in
contatto con soggetti dediti a condotte di ribellione e distruzione o
comunque attivarsi personalmente con tale finalità; _